Pio V
Papa Pio V e il Monferrato
La figura di papa Ghislieri risulta di particolare interesse sotto il punto di vista politic:, in particolare per i suoi rapporti con il Ducato di Mantova e di Monferrato.
Gli effetti della bolla Hebraeorum gens – promulgata da Pio V nel 1566 – furono devastanti per molte delle comunità ebraiche residenti nello Stato Pontificio. Gli ebrei di Bologna si rifugiarono nel vicino territorio estense, ma a seguito della distruzione di tutto ciò che potesse avere dei legami con la comunità ebraica, compresi i cimiteri, furono costretti a portare con sé, nell’abbandonare la città, anche i propri morti. Tale bolla creò un clima di aperto dissenso nei confronti dei Gonzaga di Mantova che da sempre avevano adottato una politica di tolleranza nei confronti delle comunità ebraiche.
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Sito su San Pio V – Nel quinto Centenario della Nascita cliccare qui
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Collegamenti diretti con il Monferrato e la sua storia:
Casale Monferrato Chiesa di San Domenico (Battaglia di Lepanto) – Comunità ebraica
Mantova Rapporti con la famiglia Gonzaga – Comunità ebraiche – il cardinale Ercole Gonzaga
Giarole Due dipinti conservati nella chiesa del Castello Sannazzaro
Occimiano Dipinto conservato nella chiesa del Santissimo Nome di Gesù e del Rosario
Alba collegamento con la Beata Margherita di Savoia, vedova del marchese Teodoro II Paleologo, il pontefice Pio V, già priore del convento di Alba, nel 1566 permise il culto per Margherita
Soncino Chiesa di San Giacomo – Comunità ebraica
Collegamenti indiretti:
Mondovì Vescovo
Bosco Marengo Museo di Santa Croce
Como Inquisitore
Pavia Collegio Ghislieri – Castello di Lardirago
Voghera Ingresso nell’Ordine
Genova Santa Maria di Castello
Bologna Chiesa di San Domenico (altare) – studi presso l’Università – la cacciata della comunità ebraica – origine della Famiglia Ghislieri
Parma Sostiene trenta proposte a supporto del seggio pontificio contro le eresie.
Venezia Battaglia di Lepanto
Roma Basilica di Santa Maria Maggiore
Milano in una chiesa si trova un dipinto di Pio V
Nepi Vescovo
Sutri Vescovo
Fondi Giulia Gonzaga, dopo la sua morte, Pio V ottenne il sequestro della sua corrispondenza alla cui lettura disse che, se fosse stata ancora in vita, «l’avrebbe abrusciata viva».