La Cittadella di Alessandria
Pubblicato per Comunica Edizioni, secondo un progetto di valorizzazione voluto dalla Provincia di Alessandria, l’e-book sulla Cittadella di Alessandria, scaricabile gratuitamente dal sito di Bookrepubblic
In questo agile testo l’autore, Roberto Maestri, fondatore e presidente dell’Associazione Culturale I Marchesi del Monferrato, nonché ricercatore storico appassionato della storia di Alessandria e del Monferrato, ci racconta ciò che è avvenuto nel sito che oggi ospita una delle più grandi e meglio conservate fortezze del ‘700 Europeo, dal quartiere medievale di Bergoglio alla fortificazione attuale.
In meno di 100 pagine ci scorrono davanti tra stampe d’epoca, foto e disegni la storia dell’antico quartiere medioevale di Bergoglio (presso Alessandria a nord del Tanaro) e la sua demolizione compiuta per far posto alla costruzione della Cittadella, grande fortificazione militare voluta dai Vittorio Amedeo di Savoia, progettata da Ignazio Bertola, il cui completamento richiese ben tredici anni di lavoro (dal 1733 al 1745).
Il testo prosegue quindi descrivendo la planimetria esagonale della fortificazione e ne racconta la storia passando attraverso l’occupazione napoleonica della struttura in seguito alla battaglia di Marengo (14 giugno 1800), la Restaurazione, il Risorgimento, l’Unità d’Italia e le due Guerre Mondiali fino all’attualità. Tra tutti i fatti storici ricordati non manca quello che ha reso famoso questo luogo come culla del Risorgimento italiano, ovvero l’inizio dei moti risorgimentali. Fu in Cittadella infatti che il 9 marzo 1821 un gruppo di ribelli occupò la fortezza e issò, per la prima volta in tutta la storia d’Italia, la bandiera Tricolore, simbolo della Repubblica, proclamando la costituzione liberale di Spagna. Un mese dopo questo gesto costerà ai “neo patrioti” la fucilazione da parte degli Austriaci, ma il seme dell’Unità d’Italia era stato gettato.
La trattazione quindi prosegue perché, come spiega l’Autore -Ho voluto raccontare tutte le trasformazioni storiche di questo luogo da sempre vicino ad Alessandria, ma ad esso anche un po’ estraneo; l’esistenza di un antico ponte coperto che collegava le due parti del Tanaro; il ricorrere frequente delle alluvioni del fiume in questa zona (importanti come quelle del’94); e poi la trattazione dei fatti accaduti nella Cittadella dal primo dopoguerra ad oggi, un argomento raccontato marginalmente dalla bibliografia storica.
Dopo un capitolo dedicato ai ponti che hanno collegato nei secoli i due lati del fiume Tanaro presso Alessandria, il libro di Maestri si chiude con un interessante spazio dedicato alle testimonianze scritte, consegnate da personaggi celebri, sulla Cittadella e, tra le varie testimonianze spicca la sagacia di Giovanni Guareschi, lo scrittore italiano più tradotto nel mondo che era stato prigioniero per ragioni di opinione politica proprio in questo luogo e quindi lo detestava tanto da scriverne in proposito: – Dio ti scampi delle Cittadelle, postero mio!… Non esiste in esse un pezzettino di intonaco bianco che non abbia da comunicarti, a caratteri di scatola, ordini perentori: “Osare!”, “Credere, obbedire, combattere” ecc…
Nonostante il consiglio di Guareschi ci saranno però tanti posteri amanti della Cittadella di Alessandria tanto che, dopo la sua consegna alla Comunità Civile nel 2006, nel 2013 l’hanno eletta Luogo del Cuore per il 6° censimento organizzato dal FAI dei Luoghi più amati al mondo.