Dalla Signoria di Guglielmo VII ai nostri tempi
Grinzane Cavour (CN), domenica 18 maggio 2014
Una tra le più affascinanti strutture fortificate del Piemonte ha ospitato il convegno Dalla Signoria di Guglielmo VII ai nostri tempi. Il ritorno dei Marchesi di Monferrato nelle Langhe e nel Roero organizzato dal Circolo Culturale “I Marchesi del Monferrato” in collaborazione conl’Associazione per il “Patrimonio dei paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato”.
Il convegno è stato organizzato allo scopo di ricordare la presenza dei Marchesi di Monferrato nelle Langhe e nel Roero, un collegamento di grande valenza storica, protrattosi per quattro secoli e oggi di strettissima attualità considerando l’imminenza dei “Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato” a essere dichiarati Patrimonio Mondiale UNESCO. La candidatura ha visto l’instancabile impegno dell’Associazione per il “Patrimonio dei paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato” – e in particolare del suo direttore Roberto Cerrato – cui, dallo scorso anno, “I Marchesi del Monferrato” hanno deciso di aderire al fine di offrire l’indispensabile supporto per sostenere l’identità storica della candidatura.
Come “testimonial” dell’unione dei territori è stato scelto il marchese di Monferrato Guglielmo VII (1240-1292) che rivestì un ruolo di primo piano tra i più illustri principi del Duecento tanto da meritarsi l’immortalità grazie ai versi che gli dedicò Dante Alighieri nel VII canto del Purgatorio.
Guglielmo recitò un ruolo da protagonista nell’Italia nord occidentale, divenendo signore o capitano d’importanti Comuni quali Alba, Alessandria, Asti, Brescia, Casale, Como, Cremona, Genova, Ivrea, Lodi, Mantova, Milano, Novara, Pavia, Torino, Vercelli, Verona; svolgendo un’incessante attività politica anche in ambito francese e spagnolo e ponendo le basi, attraverso il matrimonio della figlia, per la venuta in Monferrato dei Paleologo, imperatori di Bisanzio.
Guglielmo VII non fu solo il Signore di una piccola realtà territoriale, ma un uomo con un grande progetto: quello di diventare il punto politico di riferimento in un’area sovra regionale di cui Langhe e Roero rappresentarono un fondamentale puntello; il progetto riuscì solo in parte, le ristrettezze economiche in cui si dibatteva il Monferrato nel Duecento non potevano consentirgli di rendere concreto il suo sogno, ma di sognare sì.
L’incontro ha approfondito aspetti non solo di carattere storico ma anche ambientale, di costume ed enogastronomia, utili a far comprendere come avvenimenti lontani nel tempo possano tornare di stretta attualità anche nel nostro tempo.
Sono intervenuti come relatori: Roberto Cerrato (Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato) La candidatura UNESCO dei paesaggi vitivinicoli; Roberto Maestri (Circolo Culturale I Marchesi del Monferrato) Guglielmo VII e la vocazione europea del Monferrato; Giancarlo Patrucco (Circolo Culturale I Marchesi del Monferrato) Alba nella seconda metà del sec. XIII (tra Genova, Asti, Angioini, Savoia e Monferrato); Marco Devecchi (Osservatorio del Paesaggio per il Monferrato e l’Astigiano) Le trasformazioni del paesaggio agrario del Basso Piemonte: dal medioevo all’attualità; Cinzia Montagna (Giornalista e scrittrice) Il pane nero della penitenza. Taverne, pellegrini, banchetti e cibo quotidiano nel Medioevo; Samantha Panza (Associazione Principessa Valentina) Moda e costume: il passato, fonte di lavoro e implementazione turistica e territoriale.