Ferdinando Gonzaga

Il Circolo Culturale I Marchesi del Monferrato promuove una serie di iniziative dedicate al IV Centenario dell’investitura di Ferdinando Gonzaga a Duca di Mantova e di Monferrato (21 ottobre 1613).
le iniziative si svolgono con il patrocinio della Regione Piemonte, Regione Lombardia, Consiglio Regionale del Piemonte e delle Province di Alessandria, Asti, Cuneo, Pavia, Torino, Vercelli e con il contributo del Consiglio Regionale del Piemonte, Fondazione CRT e Fondazione CRAL.

 

1.   Premessa

 

Ferdinando Gonzaga nacque il 26 aprile 1587 figlio secondogenito di Vincenzo I e di Eleonora de’ Medici; destinato alla carriera ecclesiastica, ricevette la porpora cardinalizia nel dicembre 1607, all’età di vent’anni. Nonostante la nomina, si distinse, come il padre, per il carattere inquieto, nonché per l’amore per il lusso e lo sfarzo.

Dopo la morte del fratello Francesco, avvenuta nel 1612, il 21 ottobre 1613 Ferdinando ricevette l’investitura dell’imperatore Mattia, depose l’abito ecclesiastico e rinunciò, nel dicembre, al cappello cardinalizio. Il 6 gennaio 1616 Ferdinando salì al governo del ducato di Mantova, nonostante l’opposizione di Carlo Emanuele I di Savoia, che aveva mire sul Monferrato, governato dai Gonzaga. Proprio il duca di Savoia aprì per questo motivo una crisi diplomatica – causa della prima guerra di successione del Monferrato – nella quale il contendente era il Gonzaga solo formalmente; in realtà il conflitto era più ampio e coinvolgeva Spagna e Francia, che per motivi diversi appoggiavano il Gonzaga contro le pretese savoiarde. Nell’aprile del 1616 Carlo Emanuele invase il Monferrato. Fu grazie alla Francia, alla Repubblica di Venezia e al Granducato di Toscana che Ferdinando riuscì a stabilire l’ordine a Casale e nel territorio.

Negli anni di governo Ferdinando, uomo di grande cultura e intelletto, ma non dotato dello spessore umano e politico che aveva fatto grandi i suoi avi, non si distinse per particolari fattori positivi. Ospitò alla sua corte celebri artisti, tra i quali Domenico Fetti, Carlo Saraceni e il fiammingo Antoon van Dyck; architetto di corte fu Nicolò Sebregondi, che edificò la sfarzosa residenza di campagna Villa La Favorita.

Il 19 febbraio 1616, alla presenza del suo fido consigliere ed abate Gregorio Carbonelli, simulò un finto matrimonio con una giovane contessina monferrina del quale si era invaghito, Camilla Faà di Bruno, che gli diede un figlio naturale, Giacinto Teodoro. Nello stesso tempo trattava per le vere nozze con Caterina de’ Medici, figlia del granduca di Toscana Ferdinando I de’ Medici, che sposò in effetti a Firenze il 7 febbraio 1617. Le nozze si rivelarono ben presto sterili, il che aggravò il problema della successione dinastica.

La vicenda si trascinò per anni e Ferdinando non riuscì a concludere le mosse politiche per risolvere la questione e dare continuità di potere alla dinastia perché morì, all’età di soli trentanove anni, il 29 ottobre 1626. Poco tempo prima di morire, Ferdinando, per cercare di ripianare almeno in parte una situazione debitoria ormai disastrosa, aveva avviato contatti per la vendita di una parte della celebre collezione di opere d’arte accumulata negli anni dalla famiglia; la vendita venne poi conclusa dai suoi successori, il fratello Vincenzo II e il cugino Carlo I Gonzaga-Nevers.
La biografia completa è disponibile qui

 

 

2.   Tipologia delle Manifestazioni

 

Organizzazione di Convegni, Giornate di Studio, Conversazioni, Itinerari, aventi come riferimento la figura di Ferdinando Gonzaga e le vicende del Ducato di Mantova e di Monferrato nel Seicento.

Le iniziative si configurano, come occasione di studio e di approfondimento delle complesse vicende che caratterizzarono la vita di Ferdinando Gonzaga, non solo gli episodi di carattere militare, ma anche quelli politici che contraddistinsero non solo l’esistenza del duca, ma anche la storia del Monferrato in ambito nazionale e internazionale.

Particolare attenzione sarà riservata alle vicende personali del Duca nei confronti della monferrina Camilla Faà che rappresentò il legame più forte verso il Monferrato da parte del principe mantovano; tali vicende sono state approfondite nel volume di Cinzia Montagna Nec ferro nec igne. Nel segno di Camilla edito dalla nostra Associazione nel 2012 e che accompagnerà il nuovo percorso celebrativo.

Ulteriore supporto sarà rappresentato della raccolta e pubblicazione dei documenti originali e alla valorizzazione degli studi promossi sul periodo contraddistinto dalla signoria dei Gonzaga sul Monferrato (1536-1708).

 

 

3.   Descrizione sintetica del progetto

 

Convegni

Organizzazione di Convegni (nelle Province patrocinanti il progetto), al fine di sviluppare nuovi studi sulle vicende che caratterizzarono la vita di Ferdinando Gonzaga e i suoi rapporti con le realtà politiche della sua epoca. Lo schema adottato è quello già utilizzato con successo in precedenti occasioni: un pomeriggio in cui si svolge una serie di relazioni tenute da relatori illustri e qualificati, provenienti prevalentemente dal Comitato Scientifico del nostro Circolo Culturale e dall’ambito universitario delle regioni interessate al progetto. Sono inoltre coinvolte nell’organizzazione del progetto anche le Associazioni Culturali presenti e attive nelle località interessate.

E’ gradita la partecipazione di docenti e studenti delle scuole secondarie di II grado, ai quali sarà diffuso invito e programma degli eventi.

 

Conversazioni

Organizzazione di Conversazioni (nelle Province patrocinanti il progetto) da tenersi nelle località più adatte a tale formula di divulgazione per esigenze organizzative e/o motivazioni logistiche ed economiche.

Le conversazioni consisteranno nella presentazione di una relazione tenuta da un relatore particolarmente qualificato, cui seguirà un dibattito con il pubblico al fine di verificare l’effettivo interesse per l’argomento.

E’ gradita la partecipazione di docenti e studenti delle scuole secondarie di II grado, ai quali sarà diffuso invito e programma degli eventi.

 

Itinerario

Realizzazione di un itinerario, all’interno del progetto Viaggio nelle terre dei Marchesi di Monferrato, che si svilupperà attraverso le province patrocinanti il progetto; lungo il percorso saranno evidenziate le tappe più significative e i luoghi fondamentali collegati alla vita di Ferdinando Gonzaga.

Particolare attenzione sarà riservata alla possibilità di visitare alcuni dei castelli le cui vicissitudini furono rilevanti nel corso del governo gonzaghesco del Monferrato.

Nel rispetto della filosofia che contraddistingue gli itinerari storico-turistici, curati e promossi dalla nostra Associazione, anche questo percorso si svilupperà anche attraverso l’individuazione di strade secondarie, ricercando tutto ciò che di bello e interessante si può trovare: dai monumenti storici ai paesaggi e ai borghi più tipici, dalle cantine ai produttori locali, senza trascurare ristoranti e agriturismi.

 

Pubblicazioni

Durante il percorso celebrativo è prevista la pubblicazione di materiali divulgativi, in particolare una brochure che riassuma la biografia di Ferdinando Gonzaga, e di volumi dedicati alle vicende collegate alla vita del duca; non si esclude, nel caso le disponibilità finanziarie lo consentano, di ripubblicare studi in precedenza editi e ancora scientificamente validi. Inoltre si baderà a ripresentare alcune delle pubblicazioni edite dalla nostra Associazione, e in particolare: Alba roccaforte gonzaghesca: tra impulsi autonomistici e fedeltà al MonferratoOttobre 1508 – 8 ottobre 2008. Cinquecento anni dall’ingresso a Casale di Anne Valois d’Alençon, dame de la Guerce, Marchesa di MonferratoFine di una Dinastia, fine di uno Stato. La scomparsa dei Ducati di Mantova e di Monferrato; Una protagonista del Rinascimento: Margherita Paleologo duchessa di Mantova e Monferrato.

Tra le opere di cui è prevista la pubblicazione, gli atti dei convegni che saranno organizzati nell’ambito del percorso celebrativo.

 

4.   Organizzazione

 

Responsabile del Progetto: Roberto Maestri

Comitato Scientifico: Paolo Bertelli, Alessandro Bianchi, Giancarlo Malacarne, Manuela Meni, Mariarosa Palvarini, Pierluigi Piano, Blythe Alice Raviola, Andrea Scotto, Raffaele Tamalio.

Responsabile dell’Ufficio Stampa e della Comunicazione: Cinzia Montagna

Curatore dell’Immagine e referente per la Multimedialità e la Documentazione: Carlo Ponzano

Coordinatore Rapporti con le Istituzioni: Roberto Maestri

Per ogni singola iniziativa sono individuati i Collaboratori, gli Enti e le Associazioni con cui condividere l’organizzazione progettuale dell’evento.

 

5.   Tempi di realizzazione

 

Il progetto si svolge nell’intero arco dell’anno 2013, ma proseguirà anche nel corso del 2014.

Il calendario delle iniziative è regolarmente aggiornato e diffuso attraverso gli strumenti del Circolo Culturale “I Marchesi del Monferrato”, ovvero il sito web www.marchesimonferrato.comed il suo organo di informazione, il “Bollettino del Marchesato” (diffuso via e-mail a oltre 500 indirizzi di enti, associazioni e singoli ricercatori).

 

6.   Comunicazione e Documentazione

 

Le iniziative di diffusione e comunicazione sono gestite in modo da garantire la massima visibilità a ogni singolo evento, attraverso la pubblicizzazione degli stessi tramite gli organi di stampa, le emittenti televisive, radiofoniche e l’utilizzo d’internet, a carattere nazionale, regionale e locale.

Ogni iniziativa è divulgata tramite il sito web www.marchesimonferrato.com ed attraverso i canali di comunicazione dei mass-media.

Ogni realtà locale coinvolta nel progetto deve farsi carico di garantire un’adeguata visibilità a ogni singola iniziativa, attraverso il coinvolgimento della propria realtà locale e con l’invio degli inviti ufficiali.

Ogni singola iniziativa è promossa con adeguati supporti mediatici – tenendo ovviamente conto delle rispettive disponibilità economiche – tra cui: conferenza stampa, brochure, volantini, manifesti, locandine, pieghevoli, striscioni, Cd-rom e/o video, pubblicità (inserzioni o spot pubblicitari), realizzazione di un sito internet dedicato e pubblicazione degli atti.

 

7.   Finanziamenti

 

La raccolta di contributi da parte di Enti, Associazioni e Aziende Private rappresenta un obiettivo primario per garantire la massima visibilità al progetto. La vastità del territorio interessato all’iniziativa rappresenta certo motivo d’interesse per la visibilità di coloro che vogliono garantire il loro supporto mediante formule di contribuzione da stabilirsi anche in occasione di ogni singolo evento.

 

Scarica la brochure – in formato pdf – sulla figura di Ferdinando Gonzaga cliccando qui