Atene – Taverne e locande nei capoluoghi del Mediterraneo
Il nostro Socio Walter Haberstumpf ha partecipato ad un importante convegno ad Atene, ecco il Suo resoconto.
Nell’ottobre del 1958, con regio decreto, fu costituita la “Royal Hellenic Research Foundation”, divenuta nel 1964 l’attuale “National Hellenic Research Foundation”; un’istituzione indipendente, finalizzata a promuovere studi sia nel campo umanistico sia in quello scientifico. Per i cinquant’anni della sua fondazione, tra le altre manifestazioni, l’ “Institute for Byzantine Reseach”, dipendente da questa fondazione, ha indetto il convegno internazionale “Taverne e locande nei capoluoghi del Mediterraneo nel tardo Medioevo (secoli XII-XVI)”; che si è tenuto ad Atene dal 14 al 16 aprile del 2008. Tre giorni di studi inerenti alle taverne e alle locande in Europa, Grecia e nel vicino Oriente, luoghi ove non solo si andava a bere, a divertirsi, a giocare o anche a concludere affari più o meno leciti, ma anche spazi essenziale per la vita delle comunità mediterranee nel medioevo. Essi erano tollerati dalle autorità poiché contribuivano ad attenuare le tensioni sociali tramite il vino, il gioco e le donne, e al contempo permettevano di esercitare una vigile sorveglianza su emarginati, asociali e vagabondi in genere, mediante leggi e statuti più o meno severi. Il programma dei lavori è stato fittissimo con ventisei interventi in tre giornate quasi tutti tenuti in lingua greca e per brevità di spazio ci limiteremo a ricordarne solo alcuni. Nella prima giornata, dopo una presentazione di N. G. Mosconas, insigne bizantinista, organizzatore ed ex direttore dell’ “Institute for Byzantine Reseach”, vi sono stati gli interventi di Sp. Troianos, Locande e taverne nel mondo bizantino: il quadro legale fino al secolo XII, e di E. Kislinger, Taverne bizantine (XI-XV sec.): continuità ed espansione che hannο messo a fuoco la problematica delle taverne nel mondo greco. Sono seguite due relazioni inerenti all’Italia: W. Haberstumpf, Le taverne in Piemonte nel tardo medioevo, dai “ribaldi” agli eretici e G. Ortalli, Osteria e taverna: funzioni sociali e ordine pubblico nell’Italia tardo medioevale. Nella prima si sono analizzate le locande nell’area pedemontana con particolare riferimento ai marchesi di Monferrato, nella seconda le taverne nel Veneto con i relativi problemi di ordine istituzionale. Durante questa prima giornata è intervenuto il Dott.re Gianpaolo Scarante, ambasciatore italiano in Grecia. I lavori sono proseguiti il giorno seguente con tutta una serie di interventi inerenti al mondo greco bizantino tra cui ricordiamo quelli di D. Michalaga, Taverne e locande nella tradizione canonica della Chiesa ortodossa; M. Gerolymatou, “Lo stato-xenodochio”. L’offerta di alloggio da parte dello stato e i suoi parametri (secoli IX-XII)”; I. Anagnostakis, “De confusione” (Costantinopoli, secolo XIV); N. G. Moschonas, L’abitazione e il divertimento del viaggiatore nel Mediterraneo occidentale; A. Karpozilos, I frequentatori di taverne e di bische [Circa quelli che frequentano la taverne e le bische]; N. Patapiou, Taverne e locande a Cipro (secoli XII-XVI). Particolarmente interessante è stato quest’ultimo intervento in cui si è illustrata la tradizione delle taverne nell’isola anche durante il periodo dei Lusignano, con ampie citazioni nell’antico dialetto greco-cipriota. I lavori si sono poi conclusi con una giornata dedicata sia alle isole greche e al Peloponneso, con le relazioni di G. Grivaud, Les canutes de Chypre (XIIIe-XVIe siècles); Ph. Karlafti, Taverne e locande a Corfù dal XIV alla fine del XVI secolo; Ch. Gasparis, Le taverne nella Creta medioevale. Luoghi di divertimento e di commercio (secoli XIII-XV); M. Kordosis, Le taverne e lo spazio per l’ospitalità nella cittadella di Araklovo in Elide; sia all’area inerente al mondo arabo-levantino. Gli ultimi interventi sono stati quelli di J. P. Monferrer-Sala, Tabérna, pandocheîon, katályma and anágalon in some Christian Arabic Mss from 13th-15th centuries, with an appendix on miqlāt, mahësseh and bā’t la-hasōt; H. S. Khalilieh, Islamic coastal fortresses as place of refuge and inns for commercial ships and on land caravan; A. Tzabara, Fondaci e caravanserragli negli itinerari dei mercanti dai porti mediterranei verso l’Asia centrale (XIV-XV sec.). Un ampio dibattito ha fatto sempre seguito agli interventi.