Alla riscoperta degli Aleramici di Sicilia

San Fratello (ME), sabato 21 ottobre 2017 – ore 9.30
Museo Etno Storico Antropologico “Ermenegildo Latteri”

Convegno
Alla riscoperta degli Aleramici di Sicilia
un’isola Gallo-Italica nel Mediterraneo

Saluti Istituzionali

Intervengono

Salvatore Mangione
(Fondazione Regina Adelaide)

Roberto Maestri
(Circolo Culturale I Marchesi del Monferrato)

Mario Bolognari – Dario Caroniti – Francesco De Domenico – Melo Martella – Francesco Paolo Tocco
(Università di Messina)

Aurelio Angelini
(Fondazione UNESCO Sicilia)

Diego Ciccarelli
(Officina di Studi Medievali – Palermo)

Fabrizio Di Salvo
(Circolo Culturale I Marchesi del Monferrato)

Hasan Eroglu
(Storico della Cultura Curda)

Domenico Venuti
(Associazione Nazionale del Fante)

Ore 12,30 Pranzo a base di prodotti tipici del territorio
Ore 15,00 Proiezioni multimediali e redazione di un documento a sostegno della lingua Gallo Italica

Il Convegno prende spunto dai legami tra gli Aleramici e la Sicilia, che risultano assai più complessi ed articolati rispetto a quanto potrebbe apparire ad una prima analisi superficiale.
I collegamenti risalgono all’XI secolo, quando nobili, coloni e i soldati provenienti dalla Marca Aleramica (comprendente il Monferrato, le Langhe e il Savonese), e piccole aree occidentali della Lombardia e dell’Emilia, raggiungono la Sicilia. Il processo migratorio assume particolare rilievo per la presenza degli esponenti di alcune importanti famiglie feudali Aleramiche: i del Vasto, gli Agliano, i Del Carretto, gli Incisa; oltre alla presenza, per esigenze militari e diplomatiche, dei Marchesi di Monferrato. Nel corso della seconda metà del XIV secolo si verificò un ulteriore flusso migratorio che coinvolse l’Alessandrino, il Tortonese e l’Oltrepò.
Viene così a formarsi un’isola linguistica Gallo-italica all’interno della Sicilia che è definita come Sicilia lombarda o Lombardia siciliana, da cui derivano le espressioni, in uso ancora oggi, di “colonie lombarde di Sicilia”, “comuni lombardi di Sicilia” e “dialetti lombardi di Sicilia”.
La parlata degli abitanti provenienti dal nord Italia si è mantenuta a lungo in Sicilia e i principali Comuni dove la parlata gallo-italica si è conservata sono: Nicosia, Sperlinga, Piazza Armerina e Aidone in provincia di Enna; San Fratello, Acquedolci, Montalbano Elicona, Fondachelli Fantina e Novara di Sicilia in provincia di Messina; Ferla in provincia di Siracusa.
Il Convegno di San Fratello rappresenta quindi un’importante occasione per promuovere un percorso di rilievo europeo: nel corso dei secoli gli Aleramici si confrontarono con Normanni, Svevi, Angioini, Aragonesi… conservando una loro identità ima dimostrandosi sempre aperti al confronto con altre culture. L’appuntamento in Sicilia costituisce la prima tappa di un percorso che si svilupperà, nei prossimi mesi, anche in Piemonte ed in Liguria offrendo quindi spunti di approfondimento tra terre lontane geograficamente ma con importanti punti di contatto non solo storici.
Il progetto non intende limitarsi alla riscoperta, e valorizzazione, dei legami storici tra i territori, ma auspica di diventare anche un’opportunità per lo sviluppo di progetti in ambito turistico ed enogastronomico sotto l’egida dei siti UNESCO de I paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato e della Palermo Arabo-Normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale; è inoltre importante ricordare che Palermo è stata proclamata Capitale Italiana della Cultura 2018.

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