Storia al femminile dei Ducati di Mantova e Monferrato
Vignale Monferrato (AL), sabato 21 settembre 2013
Nel caldo pomeriggio di sabato, sui colli di Vignale, si è tenuto il convegno “Storia al femminile dei ducati di Mantova e Monferrato”, in ricordo di Carlo “Carletto” Ferraris, storica figura vignalese nonché vulcano di idee e progetti (si deve infatti a lui questa iniziativa “rosa”) proprio nell’ambito delle attività del Circolo Culturale “I Marchesi del Monferrato”, presieduto da Roberto Maestri. Grandissima la partecipazione di pubblico presso la sala Nino Sannazzaro della Biblioteca Comunale, comprese le autorità, lontane e vicine, che hanno ritenuto importante partecipare: oltre all’apertura del Sindaco, Tina Corona, ha portato il saluto l’On. Cristina Bargero, sempre vicina alle iniziative culturali del nostro territorio e che ha partecipato, a maggior ragione, proprio per il tema, tutto al femminile; presenti in sala anche il consigliere provinciale Corrado Calvo, nella veste di membro della Fondazione CRAL e l’amministratore comunale Luca Beccaria, della dirimpettaia Camagna, a indicare il legame tra i diversi comuni, al di là dei molti campanilismi di cui si sente spesso parlare negativamente.
Folto e preparatissimo il gruppo dei relatori.
Ha iniziato il convegno Nadia Ghizzi con un intervento su Isabella d’Este e il mecenatismo al centro del potere, soffermandosi sugli intrighi e sull’abilità di Isabella, sempre attenta alla moda dell’epoca e definita la prima nobildonna dell’epoca per eleganza e cultura.
Mariarosa Palvarini, attualmente vice presidente della Società per il Palazzo Ducale di Mantova, la più antica associazione non-profit italiana impegnata nel settore dei beni culturali, nonché esperta di ceramiche, ha parlato del servizio nuziale di Margherita Paleologa, mostrando come la corte dei Gonzaga avesse avuto il massimo dell’arte ceramica dell’epoca, rinvenibile nei dettagli delle diverse opere.
Pierluigi Piano ha poi parlato delle vicende, dai risvolti anche tragici, di Margherita Farnese Gonzaga, giovanissima sposa che, non potendo avere figli, fu poi costretta a ritirarsi in convento. Dalla sua vicenda, se qualcuno ricorda, fu tratto il famoso film Una vergine per il principe con Vittorio Gassman e Virna Lisi degli anni ’60.
È stata poi la volta di Roberto Maestri, che ha parlato in parallelo di due figure molto importanti, Margherita di Savoia e Maria Gonzaga, sottolineando come il filo conduttore delle ultime vicende dei Gonzaga, prima dell’arrivo del ramo francese dei Nevers, fu contrassegnato dall’infelicità e dal cinismo che, specialmente all’epoca, il potere si portava appresso.
Maria Rita Mottola ha poi presentato una delicata comparazione delle diverse affinità tra la figura di Artemisia Gentileschi, di scuola caravaggesca, e Orsola Caccia, figlia di Guglielmo, detto il Moncalvo, di cui sono presenti molte opere nel nostro Monferrato.
Ha concluso il convegno scientifico Cinzia Montagna, che ha intrattenuto il pubblico sul mistero che ruota attorno alla figura storica di Camilla Faà, convolata a finte nozze con il duca Ferdinando Gonzaga, da cui ebbe un figlio, Giacinto Gonzaga, altra figura dalle vicende poco chiare.
Al termine del convegno, i famigliari di Carletto Ferraris hanno manifestato la propria riconoscenza e gratitudine per l’iniziativa a questi dedicata.
Luca Beccaria